"Ma più grande ancora sei tu, sacerdote"
1 Ottobre 1995 - Messaggio della Madonna del Pino
"Scrivi tutto ciò che ti rivelo
sulla vera immagine del sacerdote nella Mia Chiesa. Dillo a tutti perché il
mondo sappia!
Giovanni Battista disse di non essere la luce, tu invece,
sacerdote, sei la luce del mondo; disse ancora il Battista di non essere Elia,
ma un profeta, tu sacerdote sei più grande di Elia e dei profeti, perché essi
parlano di Cristo e tu invece lo rappresenti.
Sono grandi gli uomini della
Terra, che hanno profuso il loro genio per lanciare verso il cielo cattedrali e
basiliche, ma più grande sei tu, sacerdote, che costringi l’Altissimo a scendere
in questi templi maestosi.
Altrettanto grandi sono gli uomini, che hanno
tratto dalle sette note musicali delle armonie celesti, ma più grande ancora sei
tu, sacerdote, che ogni giorno ai piedi dell’altare, canti al tuo Dio l’inno
verginale della tua perenne giovinezza.
Chi sei tu, dunque, sacerdote? La
Mamma Celeste, ha generato Iddio e il sacerdote genera lo stesso Dio
sull’altare, anzi, La Mamma, Lo ha generato una volta sola, mentre il sacerdote
Lo genera ogni giorno.
La Madre è il rifugio dei peccatori, ma il sacerdote
ha il potere di rimettere i peccati.
Oh sacerdote, chi sei tu dunque? Non sei
Dio, ma sei potente come Lui, perché Egli ha dato questa potenza agli apostoli
che è stata trasmessa durante i secoli fino alla fine.
Oh Dio, Tu hai creato
il mondo e tu, sacerdote, sotto i tuoi occhi crei il Creatore.
Tu o Dio,
generi eternamente il Verbo e tu, sacerdote hai la potenza di farlo scendere
sulla Terra e santificarlo.
Chi sei tu dunque sacerdote, dopo il Dio, sei
come un Dio terreno venuto tra gli uomini, ma non sei più come gli uomini,
perché tutto in te è sacro, perché ti sei consacrato a Lui rinunziando al
mondo.
Tu non sei più uno di noi, le nostre mani stringono ancora fango e
polvere, mentre le tue invece, sacerdote, diventano ogni mattina la culla di
Gesù Cristo.
La tua vita è una continua agonia, il tuo cuore è sempre in pena
per il figliol prodigo che ancora non torna, non sente, non capisce i richiami
del Cielo e i segni che Dio Padre manda e che l’ora si avvicina.
L’animo tuo,
a volte, è triste fino alla morte, perché a pochi passi dalla tua casa, dalla
tua Chiesa, Gesù Cristo viene di nuovo crocifisso.
Sei sempre pronto al
perdono, a far festa per il figlio dissipatore che ritorna alla casa del
Padre.
Chi sei tu, dunque, sacerdote? Sei un uomo come noi, con le nostre
stesse miserie e in mezzo a noi, ma sei potente come Dio tanto da poter chiudere
le porte dell’inferno, apri le porte del Cielo a tutti i peccatori, perfino
quando hanno seguito le orme di Giuda e di Caino.
Vivi sulla terra come noi,
ma tratti i problemi del Cielo, vivi nel tempo, ma sei aperto per
l’eternità".
H O M E |